Appuntamento dall’11 al 19 aprile in Fiera: fra le opere esposte figurano le acqueforti di Tiepolo e del Canaletto. Sarà possibile ammirare per la prima volta il Moggioli ritrovato da un antiquario padovano         

Da oltre un quarto di secolo è un riferimento imprescindibile per il mondo dell’antiquariato e grazie alla qualità della proposta ha saputo mantenere la sua leadership nel corso degli anni, confermandosi come l’unico appuntamento del NordEst: Antiquaria Padova torna in Fiera a Padova da sabato 11 aprile a domenica 19 aprile 2015.

«Un appuntamento atteso che nel tempo ha costruito la sua credibilità - spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova Flavio Rodeghiero - La riuscita collaborazione con i negozi in città allarga l’evento anche fuori dal quartiere fieristico con una logica di integrazione che va sempre più incoraggiata». Oltre cento, infatti, gli esercizi commerciali partner della manifestazione: riconoscibili grazie alle vetrofanie, offriranno ai loro clienti biglietti omaggio. La XXVIII edizione si propone con una veste rinnovata e con tante novità, a partire dalla scelta di spostare il vernissage alla mattinata di apertura, sabato 11 aprile alle ore 11, per offrire agli invitati la possibilità di fermarsi più a lungo in Fiera.

«Quest’anno - spiega il direttore artistico Nicola Rossi - collezionisti e appassionati troveranno, accanto all’offerta di altissimo che di certo non deluderà le aspettative della vigilia, anche una proposta a portata di tutte le tasche: una novità che nasce dalla scommessa di rispondere al cambiamento della domanda da parte del mercato e intercettare un nuovo tipo di pubblico, che magari si affaccia per la prima volta, con curiosità e interesse, al mondo dell’antiquariato». Proprio per sottolineare il valore di questo “giro di boa” - che rappresenta in un certo senso anche un “ritorno alle origini” e allo spirito delle prime edizioni della fiera – si è scelto di cambiare la denominazione della kermesse: non più mostra mercato, ma “Fiera dell’Antiquariato”, a sottolineare la maggiore dinamicità della proposta 2015.

Fra le tante “chicche” per i collezionisti, anche un’anteprima: per la prima volta dopo quasi cent’anni sarà possibile ammirare l’olio su tela Fiori sotto la pioggia, una delle ultime opere di Umberto Moggioli (cm 85x70, 1919), ritrovato di recente a Roma in una collezione privata da un antiquario padovano. La pittura del Seicento e Settecento è rappresentata ai massimi livelli: ad Antiquaria anche un’acquaforte di Gian Battista Tiepolo della serie Capricci, cui si affiancano altre due acqueforti, due splendide vedute di Venezia, del Canaletto. Il viaggio attraverso la pittura veneziana prosegue anche con alcune straordinarie vedute di Beppe Ciardi. Da segnalare anche l’olio su tela Santa Maria della Salute di Angelo Del Bon (olio su tela, cm 50 x 61), così come le vedute di Venezia di Rubens Santoro. Di grande impatto l’olio su tela Scontro fra cavalieri turchi e cristiani sotto le mura di città assediata, firmato Jean Baptiste Martin (Parigi 1659- Parigi 1735), coevo di Antonio Gianlisi il Giovane, di cui sarà possibile ammirare due Nature morte.

Di sicuro intesse la sezione dedicata al gioiello, con una presenza davvero qualificata di espositori provenienti da tutto il panorama nazionale: l’offerta - che contempla tanti pezzi unici di straordinaria fattura artigianale - va dalle parure d’epoca decó ai bracciali anni quaranta.

Immancabili i mobili antichi, con “perle” raffinate e di inestimabile valore che vanno dalla credenza veneziana arte povera Luigi XV della metà del Settecento alla coppia di consolle dello stesso periodo fino allo scrittoio da centro in noce e radica di noce del XVIII secolo, solo per citare alcuni fra i numerosi pezzi di alto antiquariato esposti a Padova.

Chi è a caccia di un complemento d’arredo con cui impreziosire la propria casa non resterà deluso: si va dai vasi di cristallo Gallé - fra cui un esemplare unico del 1895 donato da Emile Gallè al noto letterato Gustave Geffroy - ai Putti candelieri in maiolica dell’800 della scuola di Nove di Bassano fino ai Busti di donne in marmo di Carrara di Raimondo Trentanove, datati 1827, un tempo appartenuti alla collezione d’arte della famiglia Savoia. Anche l’arte orientale è ben rappresentata: fra le perle proposte ad Antiquaria un Scultura di Buddha del XVIII secolo proveniente dalla Birmania, oltre a una selezione di tappeti cinesi del XIX secolo.

 

U. Moggioli_sotto_la_pioggia                                               vaso in cristallo verde_produzione artistica galle

 

Umberto Moggioli, Fiori sotto la pioggia

Vaso firmato Gallé