Aperta da stamattina al 17 novembre in Fiera a Padova la 40^ edizione di Antiquaria, mostra - mercato punto di riferimento per l’antiquariato nel Nord Est e non solo, con presenze espositive da tutta Italia.
A inaugurarla ieri sono intervenuti il senatore Andrea Crisanti segretario della 7^ Commissione Cultura e patrimonio culturale, Luigi Bisato vice presidente della Provincia di Padova, le consigliere regionali Elisa Cavinato ed Elisa Venturini, Eleonora Mosco consigliera del Comune di Padova e Roberto Crosta segretario generale della Camera di Commercio padovana; con Nicola Rossi presidente di Nord Est Fair che ha fatto gli onori di casa come curatore della mostra – mercato.
Al padiglione 1 Antiquaria Padova presenta un’elegante rassegna di alto antiquariato mettendo in esposizione per collezionisti, investitori e cultori dell’antico, pezzi di elevato livello portati da una cinquantina tra i più prestigiosi antiquari italiani. Si tratta di manufatti artigianali, con una forte presenza di quadri, mobili e sculture, ma anche gioielli, stoviglie, tappeti, vetri, oggetti di uso privato e pubblico che attraversano i secoli e la storia della creatività non soltanto europea, arrivando fino al Modernariato con l’attraversamento di quasi mille anni e di moltissimi stili. A proporli sono antiquari per il 50% veneti, ma anche in arrivo da Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Toscana, Sicilia, Puglia e Campania oltre che dalla Repubblica di San Marino. Nel primo week-end l’apertura al pubblico sarà ad orario continuato dalle 10 alle 20. Informazioni su www.antiquariapadova.com.
Quest’anno sono due le mostre speciali ospitate nella manifestazione, entrambe a carattere esclusivamente culturale in quanto costituite da opere d’arte appartenenti a collezioni private e non in vendita: Ottocento veneto. Colore e sentimento con 23 quadri di 12 maestri che lavorarono nel Veneto e Il Padovanino. Quest’ultima costituita da sei quadri seicenteschi di grandi dimensioni, al cui centro c’è un dipinto raffigurante Adone che si divide tra Venere, che lo brama, e Proserpina regina dell’Oltretomba che lo aspetta per scontare con lei la condanna a vivere tra i morti sei mesi all’anno. Curiosamente questo capolavoro del Padovanino mostra tutta la sua modernità presentando uno dei soggetti in bianco e nero all’interno della scena vivacemente colorata. Venere e Adone, dipinto su tavola (159x214) proviene dalla collezione veneziana Manfrin dispersa tra ‘7 e ‘800.
Nato nella città del Santo il 4 aprile 1588 e morto a Venezia il 20 luglio 1649, Alessandro Varotari (chiamato Il Padovanino) fin da piccolo subì in casa il fascino dell’arte: suo padre Dario era infatti un pittore influenzato dal Veronese molto attivo nella Serenissima e così fin da piccolo Alessandro (rimasto orfano di padre) ebbe un’educazione artistica che risentì dello studio dei dipinti del giovane Tiziano che poteva ammirare in città nella Scuola del Santo, dove il Padovanino dipinse la sua prima opera conosciuta: L'Incredulità di san Tommaso per la chiesa degli Eremitani, ora presente nella chiesa padovana di Santa Lucia. I lavori seguenti, tutti realizzati in città, risentono dei nuovi codici della pittura cinquecentesca veneziana. A quel periodo risalgono: la Pentecoste (ora alle Gallerie dell’Accademia di Venezia) e la Madonna col Bambino nel Duomo di Padova. Dal 1614 fino alla morte il Padovanino – a parte un viaggio di studi a Roma dove entrò in contatto con la nuova pittura dei Carracci - visse sempre a Venezia dove per 24 anni fece parte della Fraglia dei pittori. Il soggiorno veneziano, durante il quale rimase fedele allo stile di Tiziano e Palma il Giovane, non gli impedì di lavorare per committenti padovani: nel 1622 ai frati di San Giovanni da Verdara consegnò le Nozze di Cana per il refettorio (oggi alla Scuola Grande di San Marco a Venezia). Il suo ultimo lavoro arrivato fino a noi è la Pala delle milizie datato 1641 e conservato nel Duomo di Palmanova. Figlia d’arte fu anche sua sorella Chiara, famosa per i ritratti di donne (soprattutto veneziane e padovane) e figlio d’arte pure suo figlio Dario Varotari il Giovane, che tuttavia non seguì le orme del Padovanino, preferendo dilettarsi di letteratura.
Questa mostra speciale è curata e allestita da Gallo Fine Art di Solesino (Pd) che destina il proprio intero spazio espositivo a sei quadri della sua collezione privata. Oltre a Venere e Adone le altre opere del Padovanino in mostra sono: La chioma di Berenice (recentemente esposto alla mostra “Le trecce di Faustina” a Vicenza); Ecuba e Priamo, già esposto nei Musei Civici agli Eremitani in occasione della mostra "Ospiti al Museo" curata da Davide Banzato e Elisabetta Gastaldi; Amore e Marte sorpresi da Vulcano, San Sebastiano e Madonna col Bambino.
Antiquaria e ArtePadova, un unico biglietto
Con un unico titolo d’ingresso i visitatori di Antiquaria Padova avranno anche l’opportunità di visitare i cinque padiglioni di ArtePadova che nei giorni 15, 16 e 17 novembre si svolgerà in contemporanea, e lo stesso varrà per i visitatori della mostra – mercato d’arte moderna e contemporanea. Entrambe le manifestazioni sono organizzate dalla società padovana Nord Est Fair specializzata in eventi fieristici d’arte e antiquariato e sono sponsorizzate da Banca Mediolanum.
Orario continuato: sabato 9 e domenica 10 novembre: 10-20. Dall’11 al 14 dalle ore 15 alle 20 e dal 15 al 17 novembre ore 10-20. Informazioni e diverse opzioni per i biglietti in prevendita: www.antiquariapadova.com, pagina Facebook dell’evento e pagina Instagram @antiquariapadova.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: NEF Nord Est Fair srl. via A. Costa, 19 35124 Padova antiquaria@fierenef.com, www.nordestfair.com (+39) 049 8800305 Fax (+39) 049 8800944.