I più antichi lampadari realizzati con i vetri di Murano sono quelli veneziani di Ca’ Rezzonico datati 1780, prima erano in ferro. Ad Antiquaria Padova Antichità Davide di Saletto di Montagnana (Pd) ne mostra alcuni dell’800 e del secolo scorso, assieme ad una coppia di settecenteschi leoni porta colonne provenienti da una villa veneta (valore singolo 18.000 euro) e a un rarissimo ritratto di re Umberto I di Savoia proveniente da Villa Reale di Monza dove la sera del 29 luglio 1900 il sovrano giunse ormai morto in carrozza dopo l’attentato. Negli stand di 80 antiquari presenti fino a domenica alla Fiera di Padova, si incontrano anche una Scena di baccanale della scuola di Rubens della seconda metà del Seicento portata da Marco Baruffi di Mantova;  un prezioso tavolo ottagonale da 8.500 euro della scuola dei fratelli Falcini che nella Firenze dei primi ‘800 avevano un rinomato laboratorio di ebanisteria (Rebecchi Giovanni, Pisa); cinquecenteschi vasi da farmacia di Venezia, Palermo, Sciacca e di De Ruta (da 3.000 euro) ed altri bassanesi del ‘700 con ancora visibili i segni delle erbe e dei minerali contenuti (sambuco, cinabro, citiaco) portati da Francesco Obligato Arte antica di Torino;  assieme a capolavori tra il ‘500 e il ‘900, di Palma il giovane, Francesco Ruschi che nel ‘600 fu molto attivo a Venezia dove diede vita alla corrente pittorica dei Tenebrosi; e ancora alle opere di Sironi, Angeli, Depero e altri portati da Studiolo Fine Art di Milano.

Antiquaria Padova organizzata dalla società Nef, è una delle principali mostre-mercato italiane del settore e come prima fiera di pubblico in Italia a riaprire dopo il lockdown, prosegue nei feriali dalle ore 15 alle 20, mentre sabato e domenica prossimi sarà aperta a partire dalle 10. I bambini sotto i 12 anni entrano gratis, gli altri con biglietto online a 8 euro (dal sito www.antiquariapadova.com ) o a 10 euro in biglietteria (5 euro le riduzioni anche per gli over 65).

Il padiglione 1 della Fiera di Padova accoglie pezzi curiosi e di gran pregio e gli espositori ricordano che questo è il periodo indicato per fare buoni affari, dal momento che la crisi ha ridimensionato molto il mercato antiquariale. Pur essendo presenti anche pezzi unici che valgono alcune centinaia di migliaia di euro, vi sono proposte abbordabili da diverse fasce di compratori. Sono mesi in cui chi deve vendere è restio a farlo perché sa di doversi accontentare di valori inferiori a quelli precedenti, e chi cerca un buon investimento può farsi avanti. “D’altro canto in questa fiera espongono selezionati antiquari, alcuni dei quali rientrano nel gotha nazionale e tutte le opere sono certificate” dice Nicola Rossi ideatore e curatore della rassegna in cui trovano spazio anche settori complementari come il restauro, laboratori di analisi chimico- storiche delle opere, sistemi per la conservazione del legno, riviste tecniche.

La mostra- mercato propone mobili, porcellane, dipinti, statue in legno e marmo, curiosi oggetti, tessuti, stampe, cornici, cristalli, argenti, arazzi, tappeti persiani di alta manifattura, stoviglie, gioielli: tutti prodotti certificati e garantiti.

Come assicura l’assessore regionale allo Sviluppo produttivo Roberto Marcato, che ha visitato la rassegna assieme al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e alle autorità locali, “La sicurezza ad Antiquaria Padova è garantita dal rispetto del distanziamento sociale, dalle misure di igiene adottate e dall’uso di mascherine”.

Partner dell’evento è Banca Mediolanum.