Un Cristo dell’alto Medioevo e anticipazioni liberty

in un vassoio d’argento del 1859 ad Antiquaria Padova

 

(Padova 18 novembre 2021) Dopo la conferenza di Andrea Colasio assessore alla Cultura del Comune di Padova su Padova Urbs picta, oggi alle ore 17, domani alle 16 alla Fiera di Padova Antiquaria Padova 2021 proporrà Caravaggio e l'eredità veneta, relatori il professor Luciano Treggiari e la dottoressa Meri Spinelli, a cura di Benarte. E a proposito di attribuzioni e critici d’arte, sabato mattina 20 novembre (attorno alle 10,30) la mostra- mercato sarà visitata anche da Vittorio Sgarbi.

Nell’esposizione di antiquariato di altissimo livello presente fino a domenica 21 novembre in Antiquaria Padova spiccano alcune preziosità. Come una rara “Madonna bella” di fine Trecento dagli occhi azzurri, statuetta in pietra arenaria policroma di area Europa orientale, portata da Fabbri Arte- Canedole, di Roverbella (Mn) che propone anche un raro teschio tedesco “Memento mori!” ricavato da un unico blocco di ambra nera del XVII-XVIII secolo e una coppia di angeli in terracotta di fine ‘400 della bottega fiorentina di Agnolo di Polo formatosi alla bottega del Verrocchio in epoca leonardesca. Presentati anche un Cristo realizzato in area pirenaica tra il 1100 e il 1200, placchette in oro per copertina di evangeliario del Duecento, una coppa in avorio delle Fiandre del XIV secolo valutata 25.000 euro e un altare portatile (e richiudibile) veneziano del 1420 uscito dalla bottega degli ebanisti fiorentini Embriachi (valore 50.000 euro).

Nello stand dell’antiquario Li Volsi e Sostero di Treviso, un raro delicato cestino del ‘700 (Nord Italia) racconta la storia della filigrana italiana, riassunta da Francesco Li Volsi: “Arte sumera testimoniata fin dal 2.500 a.C., in epoca romana ebbe importanti centri di produzione a Genova, Trento, in Sardegna e Sicilia, ma si diffuse in tutta la penisola perché permetteva di ottenere oggetti raffinatissimi impiegando poco argento”. Una curiosa scatola a conchiglia apribile realizzata a Vienna nel 1861 racconta invece la qualità degli orafi imperiali che produssero il pezzo in cristallo blu incorniciato di bianco e dipinto in oro zecchino (valore 2.200 auro). Ma il pezzo più particolare di questa collezione è il vassoio per oliere in argento massiccio che l’orafo O. Frederick Elkington di Birmingham nel 1859 realizzò inserendovi delle anticipazioni stilistiche che si sarebbero viste solo 50 anni più tardi nel Liberty e nell’Art Déco.

 

Tra gli espositori di Antiquaria Padova 2021, in Fiera con quadri e statue, mobili e gioielli, tappezzerie e orologi, porcellane, cornici, cristalli, arazzi, tappeti persiani, libri, partecipano: Tornabuoni Arte Antica di Firenze con capolavori pittorici; Ducci Roberto Dipinti antichi di Firenze e Galleria Arte Cesaro di Padova con importanti dipinti; i mobili del Settecento veneziano portati da Prior Alto Antiquariato di Asolo, da Matheus Arte antica di Vicenza, da Antichità Camellini di Modena, Studiolo Fine Art di Milano; Antichità G.N. di Luciano Guagenti di Milano, Galleria 900 di Reggio Emilia; Umbria Sud di Emo Antinori Petrini da Perugia; Ars Antiqua di Milano, solo per citarne alcuni. In mostra anche professionisti dell’antiquariato e del restauro che effettuano consulenze.

Ingressi, riduzioni, servizio tamponi. Presentando il biglietto di Antiquaria Padova (10 euro intero, 8 il ridotto), si accede ai Musei Civici di Padova con biglietto a 8 euro e portando con sé il biglietto dei Musei Civici padovani si ottiene la riduzione in Fiera. I bambini sotto i 12 anni entrano gratis. L’orario di mostra è, nei feriali, dalle 15 alle 20, mentre sabato e domenica dalle 10 alle 20. Il Servizio tamponi sarà attivo il 20 e 21 novembre dalle ore 9 alle 11 nei gazebo antistanti il padiglione 2 (via Tommaseo).